
I borghi più belli d’Italia in provincia di Terni
- Posted by Luca Becattini
- On 28/08/2021
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- Acquasparta, Arrone, Borghi più belli d'Italia, Lugnano in Teverina, Montecchio, Monteleone d'Orvieto, San Gemini
I borghi più belli d’Italia è un’associazione che promuove i piccoli centri abitati italiani che decidono di associarsi ad essa con una qualifica di “spiccato interesse storico e artistico”.
In provincia di Terni sono sei i borghi che puoi visitare e che fanno parte dei borghi più belli d’Italia
I borghi umbri più belli d’Italia a Terni
- Acquasparta
- Arrone
- Lugnano in Teverina
- Montecchio
- Monteleone d’Orvieto
- San Gemini
Acquasparta
Aquasparta è al centro di un vasto territorio tra il variare delle colline e dei monti prospicienti, ricco di vegetazione e di sorgenti di acque curative e da tavola.
La ricchezza dal punto di vista idrico del suo territorio ne ha da sempre caratterizzato la vocazione termale, tanto che proprio per le sue acque già in epoca romana essa trasse il suo nome: Acquas Partas, ad indicare la sua posizione tra le sorgenti dell’Amerino e Furapane.
Tutt’oggi si può ammirare la piazza restaurata davanti al Palazzo Cesi e le famose “terme amerino” che, secondo la leggenda, vennero fatte sgorgare da san Francesco intorno al 1200.
Il Palazzo Cesi risale alla seconda metà del XVI secolo e all’interno sono conservate iscrizioni romane derivanti dalle rovine di Carsulae. Galileo fu in questo palazzo ospitato dal duca Federico Cesi.
Arrone
Il nome di questo borgo deriva dal nobile romano che, sul finire del IX secolo, si stabilì nella Valnerina e si impossessò di uno dei promontori rocciosi che vi si ergevano, costruendovi un castello fortificato, inizialmente in legno e poi ricostruito in muratura. Questo castello fu il primo nucleo del paese, che prese da lui il nome.
Inserito nel Parco del fiume Nera (Valnerina), il territorio si presta a numerose attività sportive come il trekking, le escursioni in bicicletta, l’arrampicata su roccia, la discesa del fiume in canoa, le evoluzioni nel Parco-avventura. L’ambiente caratterizzato da corsi d’acqua (il fiume Nera e la vicina Cascata delle Marmore), da boschi, vallate, piccoli borghi medioevali, è particolarmente adatto alle escursioni, alle passeggiate, alle visite turistiche effettuate a contatto con la natura. E anche i sapori si legano all’ambiente: i prodotti tipici sono olio, tartufo, carni, gamberi di fiume.
Lugnano in Teverina
Lugnano in Teverina fa parte dell’Associazione nazionale città dell’olio e del club I borghi più belli d’Italia. Passeggiando nel centro storico di Lugnano è tutto un susseguirsi di vicoli stretti, archi e antichi palazzi che fanno di questo centro un vero gioello, sicuramente oggi ancora poco conosciuto ed apprezzato.
Da vedere nei dintorni:
- il Convento di San Francesco, sorto nel 1228-1229 nello stesso luogo dove nel 1212 il Santo aveva predicato e compiuto un miracolo. Nella chiesa si può ammirare l’affresco che ricorda il miracolo
- il Convento di S.Antonio o dei Cappuccini, immerso in un meraviglioso boschetto di cerri, fu costruito con opere volontarie degli abitanti di Lugnano, su interessamento del Comune nel 1579. Qui, San Giuseppe da Leonessa consumò la sua penitenza.Il complesso oggi è proprietà privata.
- La Villa Romana di Poggio Gramignano e l’ Antiquarium. Gli scavi di questa villa rustica romana sono iniziati nel 1988. Da tali lavori è sorto l’”Antiquarium” collocato provvisoriamente in una sala del Comune, che raccoglie reperti dai quali è forse possibile risalire all’origine di Lugnano.
Montecchio
Montecchio, situato su di un’altura che domina la valle del Tevere, è un borgo rurale fortificato, edificato attorno al XII secolo, con l’abitato che si sviluppa ad anelli attorno al centro storico, mantenendo ancora oggi intatto il carattere di borgo medievale con i suoi piccoli e curiosi vicoli e le poderose mura di cinta.
La storia di questo territorio però inizia da molto più lontano; già in epoca preromana, infatti, il territorio era conosciuto ed abitato, come dimostra la vasta Necropoli del Vallone di San Lorenzo, scoperta alla metà del 1800 dall’archeologo Domenico Golini. La leggenda farebbe derivare il toponimo da Mons Herculis. Un’altra lettura sull’origine del toponimo è quella che lo fa discendere da monticulus, ovvero monticello.
Monteleone d’Orvieto
Immerso nel verde delle dolci colline umbre, adagiato su un colle a un’altezza di 500 m s.l.m., Monteleone d’Orvieto offre al visitatore una delle vedute più suggestive dell’Italia centrale. Una natura autentica e selvaggia, ricca di boschi rigogliosi e vivaci ruscelli, fa da cornice a una morbida campagna domata dalla sapiente mano dell’uomo, fatta di olivi secolari e floridi vigneti.
Questo pittoresco borgo medievale posto all’estremo nord della provincia di Terni, lungo il confine che separa l’Umbria dalla Toscana, nacque intorno al 1052 come castello del Comune di Orvieto a difesa del confine con l’allora Castel della Pieve e della Val di Chiana.
San Gemini
San Gemini è situata a 345 m sul livello del mare ed ha poco meno di 5000 abitanti. La sua posizione geografica, dominante la Valle Ternana, la rende incantevolmente panoramica; l’ottimo clima asciutto e soleggiato, i suoi vicoli caratteristici che si aprono su palazzi, chiese e piazze e la sua cucina tipica umbra la rendono particolarmente attrattiva per i turisti.
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